quando il Poetto diventa luna

MOMENTO: dopo una mareggiata d’autunno
DOVE: 39° 12′ 00″ N 9° 09′ 33″ E

danze liquide su un mare finto

Una pausa di pioggia. Intravedo un buco quasi rosa, dentro un cielo cenere da quasi tre giorni. È l’ora di andare a vedere cosa resta della spiaggia grande. Ma non sono sola.
Coppie di pensionati che passeggiano sul marciapiede tenuti per mano. Adolescenti alla moda, con caviglie e pancia nudi manco fosse la fine della scuola. Bambini incellofanati da passeggini anti-temporale, spinti da mamme in cerca di aria. E poi una miriade di puntini neri, come tasti di una Lettera 32: li vedo e poi spariscono giù. Appaiono di nuovo, finché una nuova onda decide di scrivere ancora sull’acqua. E loro tornano sotto.

il poetto, a cagliari, dopo una mareggiata

La tregua dal cielo è fatta di mille blu diversi. E dove il celeste è più leggero quelle danze sull’acqua diventano poesia pura. Le braccia che si sollevano per addolcire le folate di un vento quasi addormentato. L’equilibrio perfetto tutto al centro, fisso su addominali di ferro che combattono con i vortici salati. E le gambe: potenti, in flessione continua, ombra e guida di un muro d’acqua più virile che mai. Quando vince il mare, anche l’azzurro più plumbeo diventa bianco: milioni di goccioline schizzano in aria, rimbalzano sulla plastica nera e alla fine tornano a galla, appiattendosi ancora.
Non riesco a staccare gli occhi dal surfista più vicino a me. Fisso la sua barba lunga. Cade. Si fa prima cullare dalle onde bambine, coricato sulla tavola con la pancia che si rilassa per un attimo mentre le braccia disegnano cerchi sull’acqua, che diventa sempre più inquieta.
Aspetta. Col mento a filo sul mare. E quando la vede arrivare, ricomincia una danza di spalle e bacino con una delle ultime onde della serata.

Io, sul muretto, con le gambe incrociate sul cemento ruvido, sono circondata da una famiglia, che avrà già fatto cento foto. Strisce di arancio si fanno spazio sulle nuvole livide, ma per pochissimo. Prima del buio quell’esercito, che sembra uscito da Point Break, si avvicina lento alla riva.  Quando l’acqua si fa più bassa, infilano la tavola sotto braccio e camminano. Camminano. E camminano ancora. Ormai sulla sabbia che non è più bianca. Come quando l’ho vista per la prima volta. La famiglia intanto è diventata papà e figlie. La mamma è sparita. Francesca e Maria sono uguali, solo che una ha la frangetta corta, l’altra ha il ciuffo lungo. Stanno ammirando quei supermen, che però adesso hanno smesso di camminare. Perché la spiaggia non c’è più. E ci sono due mari. Tra di loro, una distesa di pietruzze e granelli e sassi. È un paesaggio allucinato. Se vedessi arrivare Major Tom non mi stupirei, forse. Non importa in quale pianeta siamo.

bimba al poetto dopo la mareggiata
i surfisti rientrano a riva, al poetto, dopo la mareggiata

Un tramonto durato sette minuti, cielo e mare che non hanno più un orizzonte di confine. E poi nell’ordine, da lontano: acqua alta blu, sabbia quasi nera, acqua bassa beige, lungomare rosso. Pioggia e vento si sono mangiati un bel pezzo di costa. E quei due mari, uno dietro l’altro, sono uguali. Solo che uno è finto.  Nel mare finto i surfisti scivolano di nuovo con la pancia sulla tavola. Ma non ci sono muscoli che vibrano. Le braccia non ballano più. E la spiaggia, sotto, manca. Maria e Francesca, in estasi, aspettano la loro passerella. Arrivano i primi, che sono davvero poco più grandi delle gemelle. Le salutano, con un filo di rosso sulle guance ancora sbarbate. Io punto il mio uomo con la barba. Si sta avvicinando. Lui invece sarà poco più grande di me. Sorride con gli occhi bassi. Con la barba che gocciola. E con un fulmine arancione che riempie la sua tavola bianca. Va via. Il Poetto tornerà. Si è solo nascosto.

Salgo in macchina, la radio canta Space Oddity. E i fari di una Cagliari frastornata mi abbagliano per un po’.

spiaggia sparita al poetto dopo la mareggiata, in sardegna
fine delle danze di surf, al poetto, dopo la mareggiata
il poetto senza spiaggia, dopo una mareggiata a cagliari
  • lighTravel | ogni tanto succede che la spiaggia del poetto sparisca. se sei a cagliari dopo una mareggiata forte, non perderti questo scenario strabiliante
  • lifEscape | respirando il sale del poetto, arriva sino alla quinta fermata, per una fuga indietro nel tempo. trovi la torre di mezza spiaggia, che vive lì da secoli.
  • il poetto è qui
poetto di cagliari nella mappa